In Irpinia il numero dei decessi
legati al disagio sociale non diminuisce, negli ultimi quaranta giorni si
contano ben quattro suicidi (di cui uno molto sospetto, in quanto assume tutte
le forme di un omicidio) ed una morte per overdose. Il fenomeno, che il capo
del governo italiano in carica si è permesso di affermare che rientra nei
normali livelli della vita di tutti i giorni, ha registrato un consistente aumento proprio
in questo periodo caratterizzato da una crisi economica - sociale che non ha
precedenti.
Aver costituito un movimento
anti-equitalia, aver manifestato solidarietà ai familiari delle vittime ed
essersela presa con la politica istituzionale, finendo casomai con il votare il
MoVimento 5 stelle nelle ultime amministrative, sono tutti palliativi, sono tutti
delle valvole di momentaneo sfogo che continuano a mantenere lo stato attuale
delle cose e ad aggravarlo. C’è molta confusione e disorientamento; situazione
ideale per chi deve portare avanti i propri progetti di dominio.
Eppure l’alternativa c’è, c’è
sempre stata, ma non la si potrà vedere se si continua ad accettare che questo
sistema sociale, che ribadiamo essere prevalentemente disumano, sia normale,
sia il meglio che si possa realizzare. Se per la gente è veramente normale che
una persona si suicida perché la mancanza di denaro gli scippa ogni prospettiva
di vita, vuol dire che la disumanità è veramente ad un passo dal divenire
assoluta.
Ma la cosa più orrenda della
disumana “normalità” è la spudoratezza con la quale opera chi realizza
materialmente gli interventi politici che successivamente andranno a fabbricare
morti, mediante la freddezza di meccanismi anonimi quali sono quelli del diritto
e dell’economia. È sufficiente pensare alle conferenze stampa tenute
dall’attuale governo italiano; e forse oggi, dopo tutti questi suicidi, quelle
lacrime accompagnate alla parola “sacrifici” (umani e non semplicemente
economici) hanno raggiunto il loro vero significato!
Hirpus
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